Sassismo in Val di Susa di Umberto Mancin

Data 21/08/06 | Categoria: Dai soci

Sono un socio della sezione di Almese, poco frequentante, ma fedele.

Approfitto della posta elettronica proprio perchè mi faccio vedere poco in
sede per sottoporle il problema dell'abbandono dei massi erratici presenti
sul territorio.

Sono un ex free-climber o meglio un ex" sassista" con da circa un hanno ha
ripreso in modo poco constante l'attività ed ho scoperto a malincuore che
quasi tutti i massi scoperti e tracciati dal compianto Giancarlo Grassi sono
in disuso e quesi completamente riassorbiti dal bosco.

Penso sia un vero peccato per l'opera importante della Grande Guida Alpina
Valsusina e per le opportunità di allenamento che offrono ai climber locali.

Ho già fatto presente il problema al segretario della sezione chiedendo se
era possbile avere l'autorizzazione dal Corpo Forestale a ripulire e
sistemare i vari siti.

Quì lo scrivo e quì o nego, ho già iniziato, nei ritagli tempo, a tagliare
piante e rovi, ad asportare muschio e rampicanti e a risegnare le vie
esistenti. Il tutto in maniera un po' "truffaldina"....

Se fosse possbile vorrei che il CAI si attivasse per avere le ovute
autorizzazioni così da riportare in vista il ondo del "sassismo".

Dalla attività di ripristino si potrebbe fare lustro la sezione
pubblicizzandola.

Umberto Mancin
umbitrumbitero@libero.it